Intervista alla Dott.ssa Simona Piga
Da più di quindici anni, la Dott.ssa Simona Piga è un punto di riferimento prezioso del team Ponti Lab.
Tempo di lettura: 3 minuti circa.
Sommario
Come è cambiato il tuo ruolo negli anni in Ponti Lab?
Consigli per prepararsi prima di un prelievo di sangue?
Come attenuare il dolore durante il prelievo?
Come gestite i pazienti che hanno paura degli aghi?
Qual è l’aspetto che preferisci del tuo lavoro?
Secondo te, quando la salute è più vicina?
Sommario
Come è cambiato il tuo ruolo negli anni in Ponti Lab?
Consigli per prepararsi prima di un prelievo di sangue?
Come attenuare il dolore durante il prelievo?
Come gestite i pazienti che hanno paura degli aghi?
Qual è l’aspetto che preferisci del tuo lavoro?
Secondo te, quando la salute è più vicina?
Da quanto tempo lavori al Ponti Lab e come è cambiato il tuo ruolo negli anni?
Per questo mi sono iscritta al corso di laurea in infermieristica. Dal 2017 ricopro il ruolo di infermiera, continuando a occuparmi anche di alcune mansioni amministrative. In questo modo posso offrire un’assistenza più completa ai pazienti, con competenze che spaziano dalla parte clinica a quella organizzativa.
Cosa consigli ai pazienti per prepararsi al meglio prima di un prelievo di sangue?
Quali sono le tecniche che utilizzi per minimizzare il dolore durante il prelievo?
Il primo passo per ridurre il dolore è la qualità degli strumenti. Usiamo aghi di ottima qualità, perché non tutti gli aghi sono uguali. Inoltre, essere rapidi e sicuri durante la procedura fa la differenza: meno tempo dura il prelievo, meno fastidio si percepisce. Anche il laccio emostatico va regolato con delicatezza, perché può dare un senso di costrizione che rende l’esperienza più spiacevole. Un’altra tecnica è quella di distrarre il paziente: se riesci a togliere il focus dalla paura dell’ago, spesso il paziente nemmeno si accorge di quando la procedura è terminata.
Come gestite i pazienti che hanno paura degli aghi o che sono ansiosi riguardo ai prelievi?
Con i pazienti ansiosi o che soffrono di belonefobia (la paura degli aghi), adottiamo un approccio molto empatico. Prima di tutto, li facciamo sentire ascoltati: l’ansia è una risposta naturale e non va ignorata. Invitiamo spesso i pazienti a voltarsi o, se preferiscono, a sdraiarsi sul lettino per rilassarsi. Questa tecnica funziona molto bene con i bambini. Anche spiegare cosa succede in ogni fase del prelievo aiuta a ridurre l’incertezza, che è una delle maggiori cause di ansia. In alcuni casi, cerco anche di rendere la situazione più leggera, scherzando o parlando di altro per distogliere l’attenzione dal prelievo.
Qual è l’aspetto che preferisci del tuo lavoro?
La cosa che amo di più del mio lavoro è il contatto con le persone. Ogni giorno ho la possibilità di interagire con pazienti di tutte le età, dai bambini agli anziani, e mi dà una grande soddisfazione sapere che il mio contributo ha reso l’esperienza del prelievo meno stressante. Spesso i pazienti arrivano con timore, ma vederli uscire con un sorriso, magari perché si sono resi conto che il prelievo è stato meno traumatico del previsto, è la parte più gratificante. Specialmente con i bambini, cerco sempre di lasciare un buon ricordo, perché questo può fare la differenza nelle loro esperienze future.
Secondo te, quando la salute è più vicina?
Per me la salute è più vicina quando vedo le persone uscire dalla sala prelievi sollevate, magari con la consapevolezza di aver superato una paura. Spesso capita di incontrare pazienti che non facevano controlli da anni per la fobia dell’ago. Vederli sorridere e sapere che hanno finalmente fatto il passo verso la prevenzione è un grande traguardo. Il nostro lavoro non è solo prelevare sangue, ma anche creare fiducia e mettere le persone a proprio agio in un momento che per alcuni può essere molto stressante.
Avvicinati alla prevenzione, a partire dai prelievi.
Non rimandare più. Prenditi cura di te e affida la tua salute al nostro laboratorio.